Gli oli essenziali sono una miscela di molecole odorose biosintetizzate dalla pianta stessa, presenti nei fiori, nei frutti, nelle foglie, nei semi e nelle radici.

La produzione di oli essenziali nei vegetali è direttamente proporzionale all’intensità e alla durata della fotoesposizione; calore e luce sono fattori determinanti.

Non a caso le piante appartenenti alle famiglie delle labiate (menta, rosmarino, salvia, lavanda, origano) abbondano nella soleggiata fascia mediterranea.

Proprio come accade per noi esseri umani, ogni pianta è diversa da un’altra, pur appartenendo allo stesso genere botanico. L’aroma o il profumo, in realtà è differente da vegetale a vegetale perchè i loro componenti, possono variare nella quantità.

Anche il potere terapeutico cambia a seconda del luogo di coltivazione, del clima, del periodo di raccolta.

E’ importante sapere che gli oli essenziali sono volatili, cioè in grado di evaporare velocemente se esposti all’aria.

Questa caratteristica si ritrova nella composizione dei profumi, dove le essenze cosiddette di testa (più pungenti e fresche) hanno un tempo di evaporazione più veloce; altre meno volatili (floreali) sono chiamate note di cuore ed infine le più persistenti (le resinose) chiamate note di coda.

Nell’aromaterapia il carattere psicologico e intimo dell’odore, ma non solo, svolge una risposta fisiologica da parte del nostro organismo. Le molecole odorose raggiungono la ghiandola amigdala, questa forma legami con l’Ipotalamo. Da qui partono importanti connessioni neuro-umorali con la ghiandola pituitaria e quindi con il sistema di regolazione ormonale, formando così la parte centrale del cosiddetto asse naso – ipotalamo- pituitaria -gonadi.

Per mezzo di questo legame si forma un intreccio tra olfatto, emozioni e memoria.

Tutti gli oli essenziali hanno potere battericida, alcuni sono antimicotici, altri balsamici, cicatrizzanti ecc.

Nella cosmesi rientrano nella formulazione di molti prodotti come purificanti, antirughe, protettivi, rinforzanti, profumanti.

La quantità di oli essenziali contenuti in una pianta può variare dallo 0,01% fino al 10% chiamata anche Resa in Essenza.

Gli oli essenziali contengono diversi costituenti chimici principali, che possono variare, come già accennato, per provenienza geografica: ALCOLI, ALDEIDI, CHETONI, ESTERI, FENOLI, OSSIDI, SESQUISTERPENI, alcune di queste sostanze sono responsabili delle importanti proprietà antibatteriche, antinfiammatorie, decongestionanti, ecc.

Metodi estrattivi:

Gli oli essenziali vengono ottenuti prevalentemente attraverso la distillazione, ma alcuni tipi sono prodotti attraverso la spremitura detta anche spugnatura; in particolare quella degli agrumi. Esistono vari tipi di distillazione, ricordiamo quella in corrente di vapore e la distillazione supercritica con CO2. Per le fragranze più delicate veniva utilizzato il sistema dell’enfluerage. Il costo degli oli essenziali deriva dalla quantità di pianta necessaria ad ottenere un grammo di prodotto.

Acquistando un olio essenziale è preferibile che in etichetta siano specificate:

purezza al 100% – non aver subito processi di deterpinazione – l’indicazione della specie botanica e la provenienza

Aromacologia

la scienza che studia gli effetti delle fragranze sulla mente. Questo termine è stato coniato dal Fondo di Ricerca Olfattiva (Sense of Smell Institute www.senseofsmell.org) nel 1981 per studiare scientificamente la correlazione tra psicologia e tecnologia della fragranza. Vengono studiate le reazioni e le emozioni indotte dagli odori, attraverso la stimolazione delle vie olfattive al “centro del piacere” che è il sistema limbico del cervello.